Il cristianesimo nella storia

 “Se l’ottimismo, dirà, tra l’altro, il professore, rimane una predisposizione auspicabile per tutti….  la speranza…riguarda la strategia della vita.”

 

Viviamo momenti di turbamento epocale, da “mondo in mi settima”: tensioni mondiali, globalizzazioni prepotenti, accelerazioni disumane, corruzioni generalizzate, culture nemiche di natura e di ogni trascendenza… 

 

Che fare? Dirà ancora il professore: le nostre azioni devono essere intenzionali, perché devono avere un chiaro punto di approdo. La gioia di vivere nella verità deve trasparire, nonostante le difficoltà che ci possono essere. Lo studio deve preparare l’azione: non si deve fare nulla per inerzia….  

 

Se vogliamo acquistare consapevolezza dei nostri destini, incidere nel presente e costruire il futuro, occorre dare ragione della storia, non per vacua nostalgia, ma per trovare le radici più profonde della speranza di miglioramento che diventa certezza di crescita. 

 

Molti aspetti positivi di cui godiamo nella nostra società, sono scaturiti, tra le luci e le ombre della storia, dalla visione cristiana del mondo: dalle eguaglianze sociali, all’agricoltura, dalla medicina, alle scienze dell’uomo, dall’arte, all’economia, alla solidarietà…  

 

I Dialoghi del Levante, che quest’anno abbiamo promosso, sono stati e saranno un’occasione di “studio”. 

 

La lezione del prof. Torresani, in questa linea, ci stimolerà a trovare nella storia punti di riferimento, di  responsabilità e di incoraggiamento.