Il profumo dell’adolescenza
Il prof. A. Faccini ci aiuta a capire gli adolescenti nell'incontro per i genitori.
sabato 9 novembre 2013 - Alle 16:00
Presso l’Aula Magna della Residenza del Levante si è svolto un incontro per i genitori con il Prof. Alberto Faccini.
Tema dell’incontro:
“Il profumo dell’adolescenza: come capire ed aiutare gli adolescenti”
Il relatore da più di vent’ anni si occupa delle problematiche educative dei giovani, in particolare gli adolescenti e della corrispondente formazione dei genitori. A Verona, Roma, Napoli e Milano si è dedicato all’ attività di tutorato e di orientamento per studenti liceali e universitari. Negli ultimi quindici anni di permanenza a Milano è stato Direttore del Centro Scolastico Argonne, iniziativa dell’Associazione Faes (Famiglia & Scuola) che promuove scuole nelle quali i genitori continuano a vivere il loro ruolo di principali educatori dei figli, coadiuvati dai loro insegnanti.
Ha pubblicato nel ’97 per le Edizioni Ares il numero di Fogli, Personalità: interiorità o frivolezza? e il libro L’Attimo che resta, cronache da una scuola plausibile. Con la casa editrice Editoriale Progetto 2000 ha pubblicato nel 2006 L’Adolescenza, una grande avventura educativa per la famiglia e la scuola, tradotto anche in spagnolo, e nel 2008 Il Profumo dell’Adolescenza, educare col cuore. è in fase di pubblicazione Il Canto delle cose, conversazioni con gli adolescenti e i loro genitori.
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RESOCONTO
Il prof. Alberto Faccini, intervenendo presso l’aula magna della Residenza Universitaria del Levante sabato 09 novembre 2013, nell’ incontro dal titolo “Il profumo dell’adolescenza”, ha suggerito alle famiglie baresi convenute per approfondire e condividere alcune riflessioni sulla dibattuta e meravigliosa epoca adolescenziale della vita di ogni essere umano.
Attualmente direttore della Residenza universitaria Monterone, in Napoli, il relatore, addottorato in Lettere presso la sede milanese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e con una lunga esperienza di insegnante di storia, geografia e letteratura presso il liceo Argonne del capoluogo ambrosiano, ha messo a servizio dell’ uditorio la propria decennale passione per Pedagogia ed Educazione delle giovani generazioni nel convegno organizzato dal Clipper Club, circolo giovanile sito presso la Residenza del Levante.
Dopo un’introduzione del dott. Carlo Picuno, il professore ha centrato l’obiettivo del proprio intervento: aiutare i genitori che cominciano ad osservare i primi cambiamenti dei figli dovuti alle primizie della gioventù, evitando che essa semplicemente e minacciosamente incomba su di loro.
Con una espressione sintetica, il relatore ha riassunto tali mutamenti sotto il nome di Profumo dell’adolescenza. Ciò vale a liquidare il timore che i mutamenti stessi producano un’ involuzione nella vita dei giovani, o quantomeno un pericolo, come invece spesso vengono interpretati, facendo poi seguire all’ansia dei genitori e a al dialogo frammentario con i figli, un percorso educativo e di crescita fragile, sconnesso e potenzialmente minaccioso per il futuro dei ragazzi.
Per riconoscere l’”effluvio” della giovinezza, tuttavia, occorrono genitori allenati ed alleati. Allenati, perché forti e consci dell’insostituibile ruolo di formazione che loro compete nella crescita dei figli. Il relatore, riferendosi a tale aspetto lo ha paragonato all’ attività di un pittore che sia deciso a dare vita ad un quadro armonioso e incantevole, aggiungendo che in più, mamme e papà devono trasmettere agli adolescenti gli strumenti, e non semplicemente gli impedimenti, per poter essere in grado, raggiunta la maturazione fisica e mentale, di autodeterminarsi verso e secondo il Bene. Solo incamminandosi verso tale obiettivo, i coniugi potranno essere sicuri di essere veri educatori e non semplici banditori di aride proposizioni deontologiche, radicati nella certezza che di educare e crescere non si smette mai. Se tale meta può risultare di non facile e semplice raggiungimento, poiché spesso anche il confronto con l’educazione impartita in altri nuclei domestici dimostra una totale distanza di interessi e valori, si rivela, allora, vitale, l’ausilio prestato da una profonda collaborazione tra genitori: l’unità coniugale interna alla famiglia ed il saldo legame con altre coppie che condividono, con essa, lo sforzo di formare i propri figli , rendendoli adulti maturi e non semplicemente adolescenti emancipati dai capelli brizzolati. Ciò rappresenta il vero significato dell’alleanza formativa che il professore ha più volte sottolineato.
Ciò, tradotto in pratica, risulta evidente anche nella struttura e nella funzione di tanti club giovanili come il Clipper barese. Con il loro aiuto, genitori ed educatori, ognuno nel proprio ruolo, cominciano a educare le persone di domani non trascurando la formazione umana, ma valorizzando la natura istruttiva anche di una partita di pallone o la creatività mentale e manuale favorita dalle attività che vi si svolgono. Occorre, in effetti, salvaguardare i ragazzi dalla pericolose deviazioni sempre dietro l’angolo nell’attuale società, così ostile allo sviluppo di una personalità profonda, ed invece favorevole ad una massificazione retta da principi economici ed edonistici.
La reale complessità di tale impegno, non ha comunque reso la riunione un trionfo di discussioni astratte: ad ogni consiglio, infatti, Faccini ha affiancato uno o più episodi della propria esperienza professionale ed umana, sollecitando, al termine dell’intervento, un felice scambio di opinioni con i genitori.
Segno del successo dell’incontro, è stato l’entusiasmo finale dei presenti, usciti dall’aula magna più ricchi di nuovi spunti educativi e non intimoriti dalle quotidiane sfide che il proprio compito di formatori impone.