Inaugurazione dell’Anno Accademico 2010-11

Inaugurazione in aula magna con la prolusione del prof. Vincenzo Lorenzetti.


sabato 15 gennaio 2011 - Alle 11:00


Inaugurazione  dell‘anno accademico 2010-’11 della Residenza Universitaria del Levante.
 
Introduzione del Direttore, ing. Primiano Augelli.
Prolusione del prof. Vincenzo Lorenzelli, Rettore dell’Università Campus Biomedico di Roma dal tema:
 
 “L’università e un nuovo Umanesimo”.
 

 

SEDE E CONTATTI

Ingresso libero
Collegio Universitario di Merito I.P.E. Poggiolevante
via Orfeo Mazzitelli, 41 – 70124 Bari
tel. 08.05.04.21.54 – info@poggiolevante.it


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RESOCONTO

Prima della cerimonia, alle ore 9:30, si è celebrata una S. Messa nella Cappella del Collegio, per gli studenti e le loro famiglie.
 
“Molti studenti vivono l’università come un tunnel nero con una luce in fondo, che è la conquista del semplice pezzo di carta, altri come una sorta di supermercato del sapere; ma l’Università non si limita solo a questo”.
Secondo il prof. Vincenzo Lorenzelli, intervenuto il 15 gennaio all‘inaugurazione dell’anno accademico 2010-11 della Residenza Universitaria del Levante, è necessario che, al di là di tutte le riforme, si torni a chiedersi qual è il ruolo dell’Università. Il chimico genovese, Rettore dell’Università Campus Biomedico di Roma e Presidente dell’Ospedale Gaslini di Genova, ha ripercorso la storia dell’Università, strettamente intrecciata con l’evoluzione della civiltà occidentale. 
 
Proviamo a fare una sintesi della sua prolusione (ascolta in mp3). La caratteristica propria del pensiero occidentale, della sua visione del Mondo, è che l’Uomo può conoscere la Natura per trasformarla secondo i suoi bisogni. L’Università è stata nei secoli una delle realizzazioni più importanti di questa visione del mondo, il luogo in cui la conoscenza e la tecnica si sono potute sviluppare. Nata all’insegna dell’unità dei saperi, nell’ultimo secolo ha visto al suo interno una crescente specializzazione e separazione tra le scienze e le discipline.
Proprio la distanza tra i saperi tecnologici e le discipline umanistiche stanno alla radice del grande rischio che secondo Lorenzelli si prospetta all’umanità in un futuro ormai prossimo. Infatti il tumultuoso progresso tecnologico degli ultimi 80 anni si sta rivelando come una minaccia per l’uomo e per per la natura che ci circonda, dal momento in cui la tecnica ha cominciato a trasformare non solo la materia, ma la Vita stessa. In questa maniera, l’Uomo da padrone della Natura rischia di diventare vittima della tecnologia stessa.
Come nel primo Umanesimo del XV secolo l’Uomo si è scoperto al centro dell’universo e capace di dominare la natura, così anche oggi c’è bisogno di un nuovo Umanesimo, perché possa rimanere padrone dello sviluppo tecnologico da Lui stesso generato. Ed è proprio nell’Università, dove di deve ricomporre il dialogo tra i saperi, che questo può avvenire.
Come da tradizione, la giornata di inaugurazione dell’anno accademico è stata quindi l’occasione per riflettere sull’Università. “Bari ha un patrimonio troppo importante, che non può essere sprecato: le sue Università” dice il Direttore del Collegio, ing. Primiano Augelli “ed è in questa direzione che opera la Residenza del Levante: valorizzare  le intelligenze, con lo scopo di formare professionisti molto preparati, anche dal punto di vista umano. Coltivare talenti, far sì che sappiano servire la società, incentivare il merito: questi sono i punti forti dei collegi, una risorsa importante per il sistema universitario”.
Tra le autorità presenti, il Rettore dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, prof. Corrado Petrocelli ha salutato i partecipanti, incoraggiando il lavoro della Residenza, come pure ha fatto il vice sindaco di Bari, prof. Alfonso Pisicchio.
 

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