“Il Collegio Universitario di Merito Poggiolevante, promosso dall’IPE, uno dei 14 collegi di merito certificato dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (www.collegiuniversitari.it), ha promosso, già dall’anno sociale 2013/ 2014, un tavolo di lavoro composto da professionisti di alto profilo dell’Università e del comparto industriale e commerciale pugliese. Il gruppo ha dato vita, in collaborazione con le istituzioni del settore, a Corsi sulle Soft Skills (CroSS, destinati a i gruppi scelto di laureandi, laureati, dottorati e dottorandi, di diversi settori accademici (umanistici e scientifici), ma anche a aspiranti alla libera professione, a giovani in apprendistato, a (neo) assunti a tempo indeterminato, che hanno la possibilità di conoscere dal vivo alcune significative esperienze professionali aziendali ed istituzionali, pubbliche e private. La formazione alle soft skills è un’esigenza sempre più avvertita dalle aziende, o meglio, da ogni ambiente di lavoro (sostenuta a livello europeo e mondiale): la produttività cresce grazie alla competenza professionale di ciascuno, ma anche mediante le qualità umane della persona: “passione” professionale, capacità relazionali, tenacia… Lavora “bene” – con produttività – chi è “capace” ed esperto di umanità e di gioia (e vede nel lavorare e nell’ amare la realizzazione della propria umanità). Ci riferiamo alle qualità che sottostanno alle soft skills in senso stretto (teamworking, problem solving, leadership ecc.), quelle che coinvolgono la persona nel suo essere e nel suo crescere e che contribuiscono a formare una personalità operosa, proiettata al bene e alla positività del gruppo in cui essa è inserita (oltre, naturalmente, appassionata alla propria legittima auto realizzazione). Consapevoli che dette qualità non si raggiungono con un corso di lezioni teoriche (dovrebbero apprendersi anzitutto in famiglia e nella scuola, realtà, oggi, ambedue sofferenti di debolezza identitaria), sembra utile condividere la riflessione su questi temi con imprenditori e con gestori di risorse umane. C’è molto, in gioco, in questi tempi di grave crisi. La sfida è anche dire ai nostri giovani che vogliono frequentare le università all’ estero (e non lo fanno talvolta solo perché non hanno risorse economiche adeguate): “nel territorio del sud si studia e si lavora bene”. Un po’ di meridional pride non guasta: se noi – imprese ed istituzioni della società civile – ce ne convinciamo, contribuiremo alla valorizzazione di un territorio e delle sue potenzialità, sino ad esercitare una nostra leadership nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo. Il CroSS è un’esperienza virtuosa di collaborazione tra mondo della scuola/università e aziende, alquanto inedita e caratterizzata da un’ampia interdisciplinarietà, perché promossa da persone provenienti da esperienze professionali interdisciplinari, con differenti visioni del mondo, ma accomunate dall’ essere sensibili al valore sociale della produttività “illuminata” che ha come obiettivo la crescita umana e sociale dei nostri territori.
LE MOTIVAZIONI PROFONDE
Nell’attuale contesto lavorativo ogni professionista tende ad essere imprenditore “in progress” di se stesso. Per questo deve saper trovare un opportuno equilibrio tra aspetti relativi alla propria specializzazione – sapere, saper fare e sapersi relazionare – ed il sistema normativo procedurale basato anche su protocolli, nazionali ed europei che occorre osservare nell’attuazione di qualsiasi attività lavorativa. Queste due componenti, nella realizzazione della maggioranza delle attività, di produzione, di servizi e di ricerca, tendono ad avere pesi confrontabili.
L’acquisizione di tale equilibrio da parte del singolo professionista è di tipo dinamico e dipende dallo sviluppo delle sue capacità umane. Queste favoriscono una visione di insieme di tutta la realtà, permettendo così di dare un senso alle scelte professionali. Concretamente, l’acquisizione di questo equilibrio è un valore aggiunto che si traduce nella capacità di superare l’aspetto protettivo dei protocolli (si può fare o non si può fare).
GLI OBIETTIVI
- Fornire, ai giovani che si affacciano al modo del lavoro, un contributo formativo complementare alle hard skills specialistiche, di stretta competenza delle Università, attraverso l’illustrazione di aspetti caratteristici comuni ad ogni tipo di lavoro ed alla loro verifica in azienda.
- Realizzare una partnership sinergica tra Enti istituzionali responsabili della trasmissione del sapere, – Università degli Studi e Politecnico di Bari- , e quelli che usano il sapere -il mondo produttivo, le pubbliche amministrazioni ecc
- Le principali linee di collaborazione: ricerca, formazione e networking.
- La ricerca sarà indirizzata a misurare e a valutare l’incidenza della formazione globale nel mercato del lavoro in riferimento all’uscita dall’università.
- In riferimento alla formazione,si vuole costruire un modello formativo condiviso e valido nell’intero ciclo della vita professionale: inserimento, accompagnamento al ruolo e sviluppo professionale
- La partnership nel networking, tesa a rafforzare il legame tra gli enti proponenti, sarà finalizzata alla creazione di un punto di ascolto e di dialogo privilegiato, allo scopo di assistere il neolaureato fino al suo inserimento nel mondo del lavoro, anche mediante la realizzazione di Data Base dei neolaureati a disposizione di Imprese/Pubbliche Amministrazioni.
I VALORI DI RIFERIMENTO
- Umani:lealtà, rispetto, spirito di servizio, amicizia, laboriosità, ordine, costanza, magnanimità, applicazione rigorosa dell’intelligenza, educazione aduna sensibilità equilibrata e a una volontà ferma.
- Culturali: possibilità di integrare gli studi universitari con seminari di approfondimento interdisciplinari con corsi interni, gruppi di studio, conferenze, incontri informali con docenti e professionisti, ecc.).
- Professionali: collaborazione con le realtà imprenditoriali e professionali più significative. Una professionalità intesa non in senso individualistico, ma positivamente aperta alle istanze etiche e sociali del mondo.
- Spirituali: per chi lo desidera, la formazione dottrinale-religiosa, adeguata al livello critico degli studi universitari è affidata alla Prelatura Personale Opus Dei.